Ho incontrato la poetessa e “lettrice” Nunzia Scarlato – ma forse sarebbe meglio dire narr-attrice – qualche anno fa, precisamente quando ho cominciato a collaborare con lei, entrando nello staff delle Giornate contro la violenza verso le donne di Torino. L’ideatrice e organizzatrice Isabella Bonapace, collega psicoterapeuta e psicodrammatista, con Nunzia Scarlato e Teresa Montaleone, infatti, da ben dodici anni si sono occupate di creare un tempo spazio riflessivo e attivo dedicato al tema. Anche quest’anno, verso la fine del mese di novembre, potrete trovarci alla Casa del Quartiere di San Salvario.
Nunzia Scarlato è nata a Torino. “Dipendente pubblica ora in pensione ha scritto sempre”, dice di sé, “con totale incostanza”. “Ci sono stati momenti troppo dolorosi o troppo felici per scrivere, o lunghi anni in cui, semplicemente, l’esistenza le ha preso la mano. Decenni in cui non ha scritto nulla. Anni in cui, per i suoi ritmi, ha scritto parecchio.” Nel 2022 ha deciso di raccogliere i versi che tracciano la storia della sua vita di donna e di attivista, creando un cofanetto letterario che in copertina mostra la stessa Nunzia, bambina, con tutta una vita davanti.
*
Ho visto le ragazze in piazza
vestite di rosa con il palloncino in mano
facciamo qualcosa di sinistra
ho pensato
qualcosa di politico:
chiediamo scusa
*
Ci siamo molto divertite
noi donne anni ’50
eravamo contro tutti
anche contro noi stesse… certe volte
*
Abbiamo avuto
l’aborto
doloroso ma utile
il divorzio
faticoso ma essenziale
e abbiamo usato ogni cosa
al nostro supermarket delle possibilità
*
C’era lavoro
progresso
speranza nel futuro
si poteva arrivare alla felicità
*
Potevamo far l’amore con chiunque
senza paura
di prendere mortali malattie
*
Poi
a un certo punto
l’orologio del progresso
si è fermato
tutto è tornato indietro
ma noi eravamo già grandi
e ci siamo messe da parte
senza renderci conto
che le nostre figlie
nipoti
alunne
conoscenti adolescenti
avrebbero dovuto
ricominciare a lottare
senza protezione
senza rete
*
Convinte di costruire
un nuovo mondo
ogni cosa
è stata facile
LA SOCIETÀ CIVILE
era pronta al cambiamento
Ora la realtà è così complessa
*
che decidere qualcosa
avere un’opinione precisa
essere sicure
(eravamo così sicure una volta…)
è impresa disperata
*
Mi ricordo con chiarezza
che dal delitto di Cogne in poi
sono sempre stata confusa
su cosa sia la verità
su cosa penso
*
Penso?
*
e allora
tante scuse ragazze
perché siamo state ingenue
ed egoiste
e tanti auguri
*
Vi auguriamo di cuore
che la Società
si apra
alla compassione
alla comprensione
e all’amore
*
Che voi siate in grado di continuare
la trasformazione
che noi abbiamo saputo solo abbozzare
Ogni generazione
ha i suoi nodi da sciogliere
ed è inutile
rimpiangere il passato
*
Che la vostra giovinezza pulsi
come un cuore morbido
al cioccolato
Siete e sarete
migliori di noi
Tante scuse
(8 marzo 2016)
*

Per conoscere l’autrice: https://concorsolinguamadre.it/tutta-una-vita-intervista-a-nunzia-scarlato/
Estratto:
Tutta una vita racchiude il mio percorso: mi è servito, talvolta, non sempre e non spesso, per chiarire, a me stessa innanzitutto, alcuni eventi emotivi, oppure per il desiderio di manifestare per iscritto sensazioni vissute (che in alcuni momenti diventa insopprimibile).
La nostra vita, la mia come quella delle mie coetanee, si è dipanata, in fasi abbastanza comuni.
Il distacco dalla famiglia originaria (“La voglia di essere diversa”).
Una dimensione sociopolitica vissuta talvolta ai margini e talvolta all’interno delle organizzazioni.
L’amore e le aspettative a questo legate, nella consapevolezza di essere altro dai nostri genitori, e invece come loro, con grandi difficoltà nel gestire la relazione, seppur di diverso tenore (“Del bambino che facciamo… cosa gli diciamo… che ci amiamo ma che insieme non EVOLVIAMO… sai a lui che gliene frega…”).
La maternità, nel mio caso arrivata avanti negli anni, per ragioni indipendenti dalla mia volontà, ma intensamente desiderata.
E poi tutto quello che è fuori, l’osservazione, a volte dolorosa a volte ironica o grottesca, del mondo esterno, della caduta delle nostre speranze (“Facciamo qualcosa di sinistra, chiediamo scusa”) e della rivelazione di un futuro difficile e in certi casi spaventoso che si apre alle nuove generazioni.
I diritti delle donne, quello da cui in fondo eravamo partite nel nostro cammino, di nuovo oggetto di lotte durissime, in cui la nostra vita viene messa a rischio e spesso, troppo spesso, perduta (“E invece la rabbia noi la dobbiamo usare, giovani o vecchie che siamo dobbiamo tornare, a vivere la piazza per gridare, cercare un sodalizio che non sia solo elettorale”).
E così il ritrovarsi dopo i sessant’anni, un poco sperduta, senza essere diventata saggia, anzi con più interrogativi di prima.
Per acquistare il libro: https://www.mondadoristore.it/Tutta-una-vita-Nunzia-Scarlato/eai979122144873/
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