Ho incontrato per la prima volta Salvatore Sblando diversi anni fa, a Torino, in occasione della rassegna letteraria e poetica Oblom.
Nel 2015 l’autore ha inaugurato Aperipo-Etica, rassegna di cultura, poesia e letteratura contemporanea. Nel 2016 ha fondato l’Associazione culturale Periferia Letteraria (www.periferialetteraria.org).
Periferia Letteraria io l’ho vista nascere, ho assistito ai primi vagiti e ne ho ammirato i passi sempre più sicuri nel mondo della cultura contemporanea, grazie a eventi poetici e proposte sempre nuove. La creatura che oggi il poeta torinese – nonché tranviere e al contempo organizzatore di eventi – nutre e promuove in collaborazione con un gruppo di anime affini è diventata adulta.
Salvatore Sblando ha pubblicato le raccolte poetiche “Due granelli nella clessidra” (LietoColle 2009) giunta alla seconda edizione, “Ogni volta che pronuncio te” (La Vita Felice 2014) con prefazione di Davide Rondoni, “Lo strano diario di un tramviere” (La Vita Felice 2020).
È ideatore e curatore insieme a Salvatore Contessini del progetto antologico e poetico “Dalla stessa parte – Uomini contro la violenza sulle donne” (La Vita Felice 2021).
Nel 2023 ha inaugurato la Casa della Poesia Torino, all’interno dei locali di Via Dego 5. Link: www.casadellapoesiatorino.it.
Maturato nel tempo è anche il LIT(tle)-blog da lui curato, dove Sblando è solito ospitare le migliori e promettenti voci del panorama poetico italiano: www.larosainpiu.org.
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Oggi su Poesie Aeree offriamo a voi lettori e lettrici una selezione di testi dalla tonalità nostalgica, nei quali Pothos sussurra dal passato ma è al futuro che spinge il nostro sguardo.
- Il meglio dei ricordi
Il meglio dei ricordi
s’avvera nelle azioni
nel gesto di fermarsi a un parcheggio
prossimo alla riva
sinistra del fiume che affluisce
tra memorie ancora vive
di sorgente
Il mattino mesce
consueto nel caffè
la nostalgia d’un mancato
appuntamento smarrito
nell’incomodo incedere
della fine
Provvido è il tempo perché
abbiamo ancora tanto da dirci
papà
(Torino 14/01/2024)
–
- Soliloquio per mio padre
Soliloquio per mio padre
Chiamo il silenzio
al tatto delle vene
al battito del sangue
e celo fra mani
con il suono
del tuo nome
un segreto
che s’acquieta
tra le chiuse pieghe
delle ciglia
Questa notte
nasce mia figlia
(Torino 22/12/23)
–
- Isabel
Seguo la sponda sinistra
del fiume
che mi porta
da te
Al tenue fragore
del vociare che circonda
ogni passo insieme
marchiamo l’assenza
nello sguardo di bambina
a cui abbiamo dato un nome
Isabel attende tra le anse
del fiume
gli occhi di chi non sa
l’esatta nostra direzione
E cresce come fosse
mare caldo
nell’equi notti di chi
attende
la vostra stupida resa
inerme d’amore
(Torino 23/4/23)
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Salvatore Sblando
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