60 anni portati benissimo, Bruno Giovetti dice di sé stesso: «Sono un poeta-operaio
con radici contadine, perito elettronico, scrivo poesia in lingua piemontese e italiana.» Sua è la raccolta “Radici in agrodolce” (2004). Nel 2011 scrive e interpreta “L’Oreste rinato” (2011). Organizza il premio letterario “Sentieri di Versi” (2010). A volte saggio, a volte giullare, ama cimentarsi nel verso libero o rimato. Canta la vita in tutte le sue sfaccettature, vizi e virtù e, molto spesso,… se stesso.”
SOCCHIUDI GLI OCCHI
Con calma, dopo la tempesta,
lentamente socchiudi gli occhi,
con un sospiro svuoti la testa
e del cuore ascolti i rintocchi.
Le braccia allungate sui fianchi,
dai pugni fioriscon le dita,
i muscoli che prima eran stanchi
si stendon a riprender la vita.
I piedi come ali dischiuse
si slegan dal corpo, leggeri,
nel petto sensazioni diffuse
colorano d’azzurro i pensieri.
Il respiro ora è calmo e profondo,
il cuore è un battito lento…
Son lontane le ansie del mondo…
e quel dardo che brucia… s’è spento.
BRUNO GIOVETTI