PSYCHOPOETRY/4 | I semi (poesia per curare la paura della morte)

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Ph. L. Borgna

Quando muoiono i vecchi
e i bambini domandano
che cosa sia il morire.
In marcia con i bastoni
al confine del bosco
io gli parlo di marcescenza.
“Elegy written in a country churchyard”
raccogliendo primule
per l’insalata – dal muro
cola la colla delle partecipazioni
fresche come le uova dello zio.

Eccolo, il fratello della nonna
e gli auguri dei nipoti
– saresti tu – dico a mio figlio.

Lo posso vedere il cadavere?
Curiosità infantile chiama
odorama d’ignoto – sguardo
tridimensionale sulla vita.
Perché no – e annusiamo la terra
buttandoci a pesce giù nel prato.
Strisciamo come vermi
parlando della talpa
con il buco in pancia
povera cieca stecchita al sole d’agosto.

Te la ricordi? Puzzava la nera
creatura piccolina nella sera.
Corriamo – cinque anni e quaranta
sette vite hanno i gatti, lo sai?
Ma noi, prima della morte
possiamo leggere tutte le storie
per scrivere la sorte a colori.

Corriamo – il vento è buono
per l’aquilone – e primavera pulsa.

(2017)

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di Valeria Bianchi Mian

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