L’incontro tra il rosso e il verso fissa parole di primavera e volatilizza l’inverno, dà vita all’uccello della trasformazione, è rinascita! Ha fatto capolino sul mio balcone l’arte di Letizia Monacelli, si è posata il 21 di marzo nell’intreccio di poesia e immagini organizzato dai pittori di In Arte Fabriano e dal gruppo Tra parole e immagini, grazie al talento versatile di Mirella Morelli. Dalla mia poesia e da quelle di tante altre partecipanti è nato il dipinto di Letizia. Alla fine dell’estate, a Fabriano, una mostra allieterà i nostri occhi tra poesia e traccia.
L’opera che potete ammirare in questo articolo ha illustrato il mio componimento UOMINI E UCCELLI – o viceversa, alla fine il movimento è danza a due mani e due voci e due penne-pennelli. Adesso che la primavera sta lasciando il posto a un abbozzo d’estate, quella sinergia merita un articolo sul blog, per ricordare a lungo la grazia e la bellezza.
Ringraziamo il gruppo Tra parole e immagini per la splendida iniziativa… e applausi al rosso! Acquerello 20/20 su carta Fabriano per Letizia e poesia inedita per me.
UOMINI E UCCELLI
All’alba in inverno
il giardino è voliera
cincia passero merlo
colombella.
All’alba in inverno
non ci sono più gabbie
nel mondo che emerge
dal sogno.
Mi sveglio e nel sole
che arde alla mezza
il Dio scimmia Homo
ha già acceso i motori
per radere al suolo
il suo stesso nome.
Sapiens inabile
vestito di un suono
borioso va a perdere
l’ultimo treno.
Gli uccelli cantano
una ninna nanna
la nenia funesta
dell’ultima specie
le mitiche gesta.
Valeria Bianchi Mian