VLADIMIR DI PRIMA | Recensione di “Zebù bambino” di Davide Cortese

Tempo fa, con molto garbo e prudenza, Davide Cortese mi fece dono di un suo piccolo libro di poesie. Lo lessi con avida curiosità, anche perché il tema stuzzica non poco la fantasia: l’infanzia del diavolo. Sì, avete capito bene: l’infanzia del diavolo. Già uno che concepisce un’idea così bizzarra attira di certo la mia attenzione. Ricordo che furono molte le suggestioni, legate anche all’origine dell’autore, un ragazzo eoliano trasferitosi in Continente che quando può torna nella sua isola. Ed è proprio all’isola che mi viene da associare la voce autentica, impastata di zolfo e tramonti, di questo poeta che non fa il “verso” a nessuno.

Ventuno intarsi d’intelligenza che tradiscono una capacità espressiva notevole. Faccio qualche esempio:

Brucia la porta per far cadere la chiave

oppure

Gioca a dadi con le bambole/ il piccolo Zebù./A una ha dato il nome/ della madre di Gesù

e ancora

Diventerà un bel giovane/ il piccolo Zebù./Presto farà breccia/nel cuore di Gesù.

Ma chi è davvero Zebù?

Se il lettore si limitasse alla rappresentazione antropomorfica del demone bambino perderebbe il senso profondo di questa allegoria. Perché Zebù non è altro che la metafora della regressione allo stadio infantile della società contemporanea, dove persino gli stessi uomini sono capaci di insegnare il male a chi del male è l’antonomasia.

A chi aspramente lo rimprovera/ per qualche suo scherzo atroce/ “L’ho imparato dagli uomini”/ ogni santa volta dice.”

Allora mi viene quasi automatico pensare alla frase di quel grande: “gli uomini producono il male come le api producono il miele”. Ci ho trovato pure l’innocenza tradita:

Sbircia dalla serratura/ il piccolo Zebù./ Guarda intrecciati e nudi/ i genitori di Gesù

e la critica a un mondo che lascia sempre più soli ed emarginati

Nessuno lo vede e piange/ nel silenzio che fa spavento./ Lacrima zolfo, il piccolo Zebù/ gocce che sfrigolano/ cadendo giù.”

Altro non aggiungo a queste mie sparute riflessioni perché confido nella possibilità che qualcuno acquisti e legga Zebù bambino pubblicato dall’editrice pugliese Terra d’Ulivi. A Davide l’augurio di far parlare ancora di sé attraverso la sua poesia.

Vladimir Di Prima

Vintage Little Devil

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Davide Cortese è nato nell’ isola di Lipari nel 1974 e vive a Roma. Si è laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Messina con una tesi sulle Figure meravigliose nelle credenze popolari eoliane. Nel 1998 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, titolata ES (Edizioni EDAS), alla quale sono seguite: Babylon Guest House (Libroitaliano) Storie del bimbo ciliegia (Autoproduzione), ANUDA (Aletti. In seguito ripubblicato in versione e-book da Edizioni LaRecherche.it), OSSARIO (Arduino Sacco Editore), MADREPERLA (LietoColle), Lettere da Eldorado(Progetto Cultura) , DARKANA (LietoColle) e VIENTU (Poesie in dialetto eoliano – Edizioni Progetto Cultura), Zebù bambino (Terra d’ulivi) e Tenebrezza (L’Erudita). I suoi versi sono inclusi in numerose antologie e riviste cartacee e on-line, tra cui Poeti e Poesia, Poetarum Silva, Atelier e Inverso. Nel 2004 le poesie di Davide Cortese sono state protagoniste del “Poetry Arcade” di Post Alley, a Seattle. Il poeta eoliano, che nel 2015 ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale “Don Luigi Di Liegro” per la Poesia, è anche autore di due raccolte di racconti: Ikebana degli attimi (Firenze Libri), NUOVA OZ (Escamontage), del romanzo Tattoo Motel (Lepisma), della monografia I MORTICIEDDI – Morti e bambini in un’antica tradizione eoliana (Progetto Cultura), della fiaba Piccolo re di un’isola di pietra pomice (Progetto Cultura) e di un cortometraggio, Mahara, che è stato premiato dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di EOLIE IN VIDEO nel 2004 e all’EscaMontage Film Festival nel 2013. Ha inoltre curato l’antologia-evento YOUNG POETS * Antologia vivente di giovani poeti, GIOIA – Antologia di poeti bambini – Con fotografie di Dino Ignani. Edizioni Progetto Cultura) e VOCE DEL VERBO VIVERE – Autobiografie di tredicenni ( Escamontage ).

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Vladimir Di Prima è uno scrittore nato a Catania nel 1977. Dopo la laurea in Legge si è specializzato in Criminologia. Ha esordito con il romanzo Gli Ansiatici (2002)

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