È tarda sera quando finisco la lettura del noir al femminile
Il corpo crudo
di Valeria Bianchi Mian
e mi accingo a scrivere brevi pensieri, alimentati da un sentimento di amicizia e di stima nei confronti dell’autrice.
Valeria Bianchi Mian, scrittrice, psicoterapeuta, psicodrammatista ad orientamento junghiano e creatrice del Metodo Tarotdramma®, è la prima donna a partecipare a Piemonte in noir, collana dedicata a storie ambientate nei luoghi più esoterici e misteriosi del territorio piemontese – Edizioni del Capricorno con il quotidiano La Stampa.
Il romanzo, su più piani narrativi, intriga il lettore alla ricerca del misterioso assassino in un mondo in cui, come l’autrice commenta in un post di Facebook, “siamo ancora animali, nonostante tutto, nonostante la neocorteccia e la cultura.”
Senza peli sulla lingua, Valeria Bianchi Mian non nasconde le ombre dei personaggi, i segreti inconfessabili dei protagonisti e le bestialità che si annidano nella follia dei soggetti contaminati dalla mancanza di senso e coscienza morale.
La narrazione di “corpo crudo” risuona di turbolenze, di strade draconiche, che negli intrecci delle storie e dei vissuti dei personaggi si muovono nel caos delle dipendenze relazionali, dei deliri di onnipotenza e delle devozioni che culminano nella schiavitù ossessiva del posseduto.
I protagonisti, donne e uomini, sono incastrati nelle loro inconfessabili tare che sconvolgono e rovesciano l’esistenza, sino alla brutalità confessata nella valle del precipizio.
Le tenebre del protagonista Bruno Sirio, che l’autrice appella con l’epiteto di Dio+, sprofondano negli abissi dell’incoscienza perversa, compressa nei fuochi che irrompono con violenza e producono sconvolgimenti alla propria vita e a quella di chi la circonda.
I boschi, gli scenari paesaggistici e gli animali – in noi e fuori di noi – restituiscono il senso della Natura come luogo di incomparabile bellezza e ricerca di una mente ecologica.
Quale bestia e quale male albergano nel misterioso buio dell’esistenza, nei cunicoli della forza incontenibile dell’inconscio, nelle tenebre che non lasciano scampo al destino e alla destin-azione dei singoli personaggi e degli animali che animano il libro?
L’autrice, tra le righe, attraverso una lente originale cerca di dare un messaggio della nostra condizione umana, della quale dovremmo sempre cercare di essere consapevoli per poter vedere con occhi diversi ciò che ci sembrava di conoscere.
Buona lettura in Noir al Femminile!
Grazie all’amica Valeria Bianchi Mian
NDR.

Nell’immagine, il libro ancora esposto dal giornalaio di Piazza Govean a Torino. Dopo la permanenza marzolina in edicola con il quotidiano La Stampa, il romanzo è approdato in libreria. Online, si trova facilmente in tutti gli store.
Ad esempio, qui: https://www.ibs.it/corpo-crudo-libro-valeria-bianchi-mian/e/9788877076946
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L’AUTRICE
Valeria Bianchi Mian, psicoterapeuta, psicodrammatista junghiana, ha creato il Metodo Tarotdramma®, intreccio di Psicodramma e scrittura terapeutica con le carte dei Tarocchi
e conduce corsi di scrittura creativa con Golem Edizioni, Psicologia.io, scuole sul territorio. Co-conduce il progetto “Medicamenta, lingua di donna e altre scritture”, con percorsi di poesiaterapia e produzione di antologie (Maternità marina, Terra d’Ulivi Edizioni, 2020; illustrazioni per Confine donna. Poesie e storie di emigrazione, (Vita Activa Nuova, 2022). È redattrice per Psiconline.it, Oubliette Magazine, Versante Ripido. Saggi e partecipazioni: Utero in anima (Bianchi Mian V., Ceresa S.G., Putti S., Lithos, 2016); Psicosociologia della genitorialità (AAVV, Golem Edizioni, 2017); Amori 4.0 (AAVV, Alpes Italia), 2018; Voci di donna. Il complesso intreccio tra Psicologia e Femminismo (AAVV, Underground, 2019). Narrativa e poesia: ha scritto e illustrato Favolesvelte (Golem Edizioni, 2016); il romanzo noir Non è colpa mia (Golem Edizioni, 2018), la silloge Vit(amor)te. Poesie per arcani maggiori con ventidue carte disegnate da lei (Miraggi Edizioni, 2020), Psicoporno (Buendia Books, 2023). Ha partecipato a diverse antologie poetiche. È tra gli autori di “Piemonte in Noir” con il romanzo Il corpo crudo (Edizioni del Capricorno per La Stampa, 2023).
Articolo di:
Maria Giuseppina Barraco è una psicopedagogista, dottore in Scienze e Tecniche psicologiche, mediatrice familiare, Coordinatrice Genitoriale e conduttrice di gruppi di parola per figli di genitori separati. È socia professionista iscritta dal 2005 alla S.I.Me.F ( Società Italiana di Mediatori Familiari. Si è formata presso il Centro di Ateneo Studi e Ricerche Sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove continua a seguire le iniziative di Formazione Permanente.
Dal 1991 al 1996 ha insegnato filosofia, psicologia e pedagogia presso gli istituti superiori della provincia di Trapani. Successivamente, ha lavorato in centri socio-nei educativi per minori in difficoltà e al Centro Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria del Comune di Marsala. In seguito, si è occupata di violenza di genere presso il Distretto Socio Sanitario dei “Servizi alla Persona” della città in cui vive e dimora.
Dal 1996 opera nei servizi pubblici nell’area della famiglia e minori e si occupa di conflittualità familiari e di gestione dei conflitti in materia di separazione e divorzio. Si è specializzata in counseling sistemico-relazionale e si è occupata anche di consulenza educativa, individuale e di coppia.
È una studiosa e ricercatrice delle teorie psicoanalitiche e ha pubblicato diverse recensioni di saggi psicoanalitici e di libri di poesia contemporanea. Inoltre, si dedica allo studio dei simboli presenti nelle fiabe e nei sogni.
Maria Giuseppina Barraco è stata relatrice a convegni nell’ambito dei seminari sui legami familiari e sul tema della separazione dei genitori, organizzati e promossi dall’Ente per cui opera.