L’ORA
L’ora persa tra le due e le tre
pensando di vivere a lungo
sommando ore e ore al tempo
meno le sigarette già fumate
prima di smettere più gli anni
bisestili meno il gran timore
del tumore è forse disuguale
moltiplicazione o è la radice
quadrata delle ipotesi d’allora.
Me bambina +
me adolescente +
me adulta =
me nello spazio illegale del Sé.
Un giorno avrò caviglie gonfie
d’umori lunari e gambe stanche
le borse della spesa agli occhi
trascinerò il mondo al futuro
contando i minuti nelle tasche.
Un giorno avrò rughe spesse
quanto un calendario solare
e malattie comuni a tutti prima
del morire – ora pro nobis.
L’ora dei fantasmi
tra le due e le tre
segna i sogni
canta i santi.
27/10 – ore 02.00
*****
L’ODORE
L’odore dei vecchi
ha la morte negli interstizi
io conto le rughe sul volto
del ricordo
nonnina dagli occhi azzurri
mi parlava di una madonna
sua intima amica vicina
di casa l’odore della cosa.
L’odore nei corridoi
due mani a cercare l’uscita
dal cerchio del tempo
dal senso
le ere in età della vita
dal latte l’urina la merda
il sudore l’odore animale
il nostro sapore assoluto.
Sapere è assidua presenza
che nessun profumo
nasconde al mio naso
viandante
nel giro degli escrementi
indosso la veste di stracci
del cane che morde Chanel
decompongo le illusioni.
Tu asettico ignori l’odore
del corpo di un verme?
Il sangue detergi ossessione
di carne
e dire che in putrefazione
la pelle rinasce migrante
mutante dal vaso riemerge
la piaga di Cristo, tuo clone.
Valeria BM
#PSYCHOPOETRY

VALERIA BIANCHI MIAN – ritratto ph. Chiara Liverani