Una poesia in rima dedicata alla ‘coppia’ formata da Maria e dall’angelo Gabriele. Versi che si librano nello spazio dei nove mesi precedenti il Natale. Ho scritto questo testo nel 2014. L’ho performato molte volte sul palco, guadagnando con Nadia Sponzilli la vittoria al Poetry Slam di gruppo c/o Luna’s Torta (Torino) qualche anno fa. Riconcepimento è sempre rimasto inedito. Chissà perché. Ci devo riflettere, senza dubbio.
RICONCEPIMENTO
Nel palazzo c’è assoluto silenzio
– di fatto, è deserto.
Solo lei, in cantina, sorseggia assenzio
e non ha paura dei ladri o degli assassini
– i timori tramandati dalle madri.
La città intera non fa rumore.
I negozi sono tutti chiusi.
L’orologio scandisce le ore
con un tic-tic-tic che dà in testa
ma lei attende, paziente
– sa che lui entrerà dalla finestra.
L’arcangelo Gabriele è molto figo
arriva volando, ha gli occhi di fuoco
prende una birra gelata dal frigo.
Dice: Tu, Santa Maria
concepirai l’idea
oltre le categorie a te note.
Tu, donna un po’ dea
sarai il generale che contiene
e, viceversa, caso particolare
senza “invidia del pene”
senza schiavitù del bene.
Perché tu, figlia di Eva
sarai libera di fare e dire
ciò che ti illumina
e il futuro che ti pare.
