Oltre il bordo (Macabor Editore, 2020) è il titolo della silloge di Franca Alaimo dalla quale estraggo due testi che con delicatezza tracciano domande senza risposta, un canto di ricerca che risuona in eco tra le “cose del mondo”, erranza in versi.
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*pensieri notturni*
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Chi sei, cardo, fiore, farfalla?
La vita smembrata in mille valli.
Che cosa fiume, pietra, cardellino?
Dove i confini?
Il vento cammina.
Ha toccato tutte le cose del mondo.
Le stelle morte brillano ancora.
Eppure il cielo, l’antico di millenni,
somiglierà a un bambino
quando domani indosserà
la sua veste turchina.
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*a letto*
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Adesso, per guardarlo,
sto con gli occhi chiusi
come un animale che si finga morto.
Sento il mondo che trema nel buio
con il suo corteo di creature dormienti.
Tanti frammenti di vita
che si addestrano al rito del morire.
Per una biografia dell’autrice:
