(Video dedicato a Orlando di Virginia Woolf. L’Androgino più affascinante della storia letteraria degli androgini in trasformazione, la Donna e l’Uomo in una vita di quattrocento anni. Questa mia piccola performance, lettura della poesia “Di che genere?” – in “Vit[amor]te. Poesie per arcani maggiori”, Miraggi Edizioni, è andata in onda nel corso della serata dedicata alla grande scrittrice su Spoken Night Live condotta da Ivo De Palma. Da oggi anche su Poesie Aeree – PA micro giornale di versi e nella rubrica Psychopoetry su https://poesieaeree.wordpress.com/)
#psychopoetry
Da ragazza giocavo a fare il ragazzo
come adesso con i baffi allo specchio
ma girare le notti delle discoteche
con le travestite – parrucche e ciglia
inventarsi un seno grande e tondo
per creare negli astanti meraviglia.
Indossare ruoli ultras femminili
tipo donna che transita in Donna
o Madonna sardonica con verga
per combattere il dio Testosterone
sul campo dello shock per illusione.
Oggi sono: è passata quella febbre
del femminismo spontaneo F to M/F
e, nuova Orlando, esco dalle pagine
della Storia nel corpo che ha vagina
per scrivere La Quercia [**] su foglia
tessendo idee – ma che cosa carina
fottendomene pressoché altamente
dell’editto regale o del patriarcato
che come noia di mosca già ronza.
Essendo animalista, non lo ammazzo
ma invito alla porta l’indesiderato.
[* esistere mercurialmente è vivere nel paradosso, collegare gli opposti in anima libera. L’ambivalenza è naturale, dice James Hillman, è la reazione adeguata dell’intera psiche di fronte a queste verità complete che sono i simboli. Essere consapevoli dell’androgino è una necessità, pena il martirio, la carestia d’amore, la morte]
[** Pure, per quanto avesse molto viaggiato, e corso avventure senza numero, e avesse profondamente meditato, volgendosi ora a un ordine di idee, ora all’altro, ella si trovava ancora in via di elaborazione – Orlando e Virginia]